Lo zinco è il ventitreesimo elemento più abbondante nella crosta terrestre; i giacimenti di zinco più sfruttati contengono di solito il 10% di ferro e il 40%-50% di zinco. Esistono miniere di zinco in tutto il mondo, ma i maggiori produttori sono l’Australia, il Canada, la Cina, il Perù e gli Stati Uniti. In Europa le miniere più importanti si trovano in Belgio e in Svezia.
Per l’impiego nei processi industriali, lo Zinco è sottoposto a raffinazione dalla quale i più comuni derivati sono: Zinco HG (Zinco High Grade) con una purezza pari al 99,95% – Zinco SHG (Super High Grade) la cui purezza è pari al 99,995% (quest’ultimo utilizzato dalla nostra Azienda).
Circa un quarto di tutta la produzione mondiale di zinco viene impiegata sotto forma di composti di zinco. L’ossido di zinco è probabilmente il composto di zinco più noto e più ampiamente usato: costituisce un’ottima base per pigmenti bianchi e si trova in molte vernici. Si usa anche nell’industria della gomma per pneumatici e si vende come protezione solare. Un’ampia varietà di altri composti trovano applicazione in molti settori dell’industria. Il cloruro di zinco viene impiegato nei deodoranti; il solfuro di zinco nelle vernici fosforescenti, e lo zinco metile si usa come reagente in chimica organica.
Con zincatura a caldo si intende generalmente l’immersione dell’acciaio o del ferro in una vasca contenente zinco fuso mediamente alla temperatura di 450 °C.
Questo processo però non può prescindere da una pulizia dei manufatti da zincare e tale operazione è ottenibile con un pretrattamento chimico suddiviso in varie fasi finalizzate ad eliminare sostanze quali olii, grassi, ruggine, calamine presenti sulle superfici dei manufatti ferrosi:
- sgrassaggio,
- decapaggio,
- risciacquo,
- flussaggio,
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